Voti UEFA: spiegazione dettagliata
Molti di voi si sono chiesti, leggendo commenti sui nostri profili Instagram e Facebook, come funzionino i voti assegnati dagli osservatori UEFA. Eccoli spiegati.
Cominciamo col dire che, seppur a sprazzi similare al sistema in uso in Italia, lo schema di valutazione UEFA prevede un range di voti ben più ampio e flessibile, soprattutto nella valutazione dei singoli eventi.
Cominciamo col fornirvi lo schema per intero, e procederemo poi col spiegarlo passo passo.

Molto bene, come potete immediatamente notare l’intero range di voti va dal 6.0 al 10.0 anche se, come immaginerete, la maggior parte di questi voti è ben poco utilizzata.
Partiamo col dire che un voto soddisfacente, quello a cui un arbitro dovrebbe ambire è pari a 8.30-8.40. Ricevere questo voto da un OA UEFA significa che avete svolto una buona gara, e la vostra performance ha rispettato le attese.
LE KMD (KEY MATCH DECISIONS)
Gran parte del sistema si basa sulla valutazione delle KMDs, acronimo di “Key Match Decisions” ovvero “decisioni cruciali durante la gara”.
Si definisce KMD ogni decisione che ha un effetto “diretto e significativo” sulla gara. Ovvero una decisione presa dall’arbitro che causa un vantaggio significativo per una delle due squadre.
Esempi possono essere per esempio un cartellino rosso dato o non dato, un rigore concesso o non concesso, un gol irregolare convalidato o annullato e così via.
Cosa succede se l’arbitro sbaglia la valutazione di una KMD?
Insomma è abbastanza evidente che in caso di una KMD, l’arbitro deve prendere la decisione giusta sia in un ottica di voto finale, sia per comunque arbitrare la gara in modo soddisfacente.
Ma cosa succede se l’arbitro prendere una decisione sbagliata?
Per ogni KMD decisa in modo scorretto il voto dell’arbitro si abbassa considerevolmente, di uno 0.5 sul voto finale.
Facciamo un esempio pratico. L’arbitro sta dirigendo la gara in maniera soddisfacente ma, all’ultimo minuto di recupero del secondo tempo, un difendente fa un fallo in area ai danni dell’attaccante. L’arbitro però è coperto e non vede e lascia correre, senza assegnare un calcio di rigore. Ecco che il suo voto, che sarebbe probabilmente stato un 8.40, si abbassa istantaneamente a 7.90.
Un concetto molto importante da sottolineare è che, nella valutazione delle KMD, non esiste alcuna discriminante a livello temporale. Questo vuol dire che non importa se la valutazione scorretta avvenuta al primo, quindicesimo o ultimo minuto, in ogni caso il voto si abbasserà di 0.5. Non importa se avete fatto una gara perfetta e non vedete il rigore proprio all’ultima azione della partita, sempre 7.90 prenderete.
Quando un voto più basso è in realtà migliore?
Ecco quindi entrare in gioco i “voti speciali”, che nello schema sopra avrete visto sottolineati in rosso. Il 7.90 e il 7.80 sono infatti voti che vengono esclusivamente dedicati agli arbitri che valutano scorrettamente UNA KMD. Non c’è altro modo per prendere questi voti.
Un arbitro prenderà 7.90 nel caso abbia valutato scorrettamente una KMD in una gara dove, altrimenti, avrebbe preso 8.30 o più. Insomma una gara dove, fatta eccezione per la KMD, ha svolto un lavoro in linea con le aspettative.
Un arbitro invece prenderà 7.80 nel caso abbia valutato scorrettamente una KMD in una gara dove la sua prestazione non è stata in linea con le aspettative, pur rimanendo soddisfacente. Una gara sufficiente con qualche errore di troppo condito, come se fosse un topping, con una KMD.
Infine, un arbitro prenderà 7.40 nel caso abbia valutato scorrettamente due o più KMD. Due rigori sbagliato o due espulsioni mancante, insomma due o più episodi distinti valutati in maniera errata.
Ma parliamo ora di quella che potrebbe sembrare una contraddizione.
Il paradosso del 7.90 e dell’8.20
Per un arbitro infatti è meglio ricevere un 7.90 piuttosto che un 8.20. “Paradossale!”, starete pensando. Ma c’è una spiegazione a tutto.
Come abbiamo appena spiegato infatti prendere un 7.90 significa che l’arbitro avrà sbagliato solo una decisione, per quanto importante. Ricevere un voto fra l’8.00 e l’8.20 invece significa che, pur in assenza di una KMD, l’arbitro ha fatto tanti piccoli errori che non hanno inficiato la gara ma hanno comunque dato l’impressione di una direzione poco sicura e convincente.
Io, da organo tecnico, preferisco sempre un arbitro che ha avuto una disattenzione unica (per quanto grande), piuttosto che un altro che mi fa tanti piccoli errori e dimostra di non essere pronto per una gara di quel livello. Una disattenzione rimane una disattenzione, che difficilmente di ripeterà. Un voto come 8.10 mi indica invece un arbitro semplicemente NON PRONTO.
Il coefficiente di difficoltà di una gara
Un altro fattore che un OA dovrà considerare è il coefficiente di difficoltà della gara.
Una gara valutata secondo lo schema UEFA prevede tre livelli di difficoltà: Normal, Challenging o Very Challenging.
La maggior parte delle partite saranno classificate come Normal, ovvero partite di difficoltà normale e attesa. Una gara Challenging è invece una partita dove la pressione sull’arbitro è stata considerevole. Una gara Very Challenging è invece una partita di estrema difficoltà per l’arbitro.
Ma perchè questo coefficente conta?
E’ semplice, secondo questo schema di valutazione non esiste e non viene considerata la media aritmetica dei voti.
Un 8.40 ottenuto in una gara challenging varrà sempre di più di un 8.40 ottenuto in una gara normal. Proprio perché la pressione sull’arbitro era maggiore.
Inoltre c’è da dire che in una gara senza particolari difficoltà sarà pressoché impossibile ricevere più di un 8.40. Proprio perché l’arbitro si è trovato davanti una partita senza grandi spunti.
In breve, lo stesso voto ottenuto da arbitri diversi in gare diverse può avere un significato di gran lunga diverso.
COME PRENDERE VOTI MIGLIORI
Arrivato a questo punto della lettura vi chiederete, “ma come posso, da arbitro, prendere più di 8.40?”.
Ci sono due risposte possibili: fornire una buona prestazione in una gara almeno challenging oppure valutare le KMDs in maniera corretta.
Se in una gara per esempio assegnate due rigori, ed entrambi i rigori sono corretti, è molto probabile che prenderete almeno 8.50. Se la gara è inoltre di un coefficiente di difficoltà più alto, forse arriverete anche a 8.60.
Insomma avrete capito che valutando un arbitro con questo schema di valutazione, scendere di voto è certamente più facile che salire. Ed è proprio questa peculiarità del sistema a dare indicazioni molto valide su quale arbitro sia, a conti fatti, più preparato.
Perché i voti UEFA possono essere così estremi?
Questa è forse l’ultima domanda che avrete in mente, e alla quale non avete ancora ricevuto risposta.
Nello schema di valutazione esistono tantissimi voti, ma la maggior parte non viene mai usata. Sono riservati a casi particolarissimi.
Raramente ho sentito di un voto sopra l’8.60. E’ veramente difficile che questo venga assegnato, per quanto non impossibile. In ambienti UEFA girano storie, non confermate, di due arbitri che avrebbero preso, molti anni fa, un 10.00: Pierluigi Collina e Anders Frisk.
Lo stesso è vero dei voti estremamente bassi, darli vuol quasi dire “distruggere” un arbitro. Per quanto sia capitato di vedere voti come 7.50 o 7.60 (aiuto!), voti sotto al 7.40 (il cui significato è stato spiegato prima) sono praticamente quasi inesistenti.
Aneddoto simpatico (non per il collega in questione)
A me è capitato una volta, in un torneo giovanile, di dare, con la morte del cuore, un 7.30. Nel rapporto però scrissi anche che forse il collega avrebbe dovuto cambiare disciplina, e dedicarsi ad un altro sport.
In un torneo dove ero OT invece mi capitò di vedere un 6.0 dato ad un quarto uomo. Volete sapere il perchè? almeno terminiamo questo articolo con un filo di ironia.
Il collega era eventualmente poco interessato a svolgere il ruolo e, pochi minuti dopo l’inizio della gara, decide di sedersi su un muretto a lato del campo. Più la gara continuava e più la noia diventava insormontabile. Decise allora di estrarre da una tasca un cellulare e cominciò ad utilizzarlo. Un mio collaboratore, che si trovava da quel lato del campo, mi riferì successivamente che stava giocando a Candy Crush. Ma non è finita qui. Mentre giocava infatti cominciò ad essere importunato da un insetto che circolava intorno alla sua testa. Annoiato, mosse la testa all’indietro colpendo però il muro alle sue spalle, facendosi discretamente male. Il collega che arbitrava fu costretto a interrompere la gara per farlo soccorrere.
ESEMPIO PRATICO DI UN RAPPORTO DI GARA
Ottimo, abbiamo finito (con una risata immagino). A questo link, trovate l’esempio di un rapporto di gara basato su questo sistema dal quale ho ovviamente cancellato alcun riferimento ai colleghi arbitro e osservatore.
Conclusioni
Eravate a conoscenza di come funzionassero i voti UEFA? Che idea vi siete fatti? Fatecelo sapere in un commento.
Come sempre lo staff vi da l’appuntamento a un prossimo articolo e vi ricorda che per sostenere il blog e il progetto, abbiamo aperto un link donazione che trovate anche qui.
Un grande ringraziamento a chi ci aiuterà e un buon fine settimana.