In questo articolo, vogliamo portarvi a fare un viaggio in quella che è stata la stagione di Serie A e Serie B 2020/2021. Lo facciamo analizzando le statistiche degli arbitri della CAN, i quali seguono l’ordine del numero di presenze in Serie A durante questa stagione.
Maurizio Mariani chiude a 18 presenze.
Essendo l’arbitro con il maggior numero di presenze, la nostra analisi parte da Maurizio Mariani. Nonostante le preclusioni geografiche con Lazio e Roma, Maurizio è riuscito per il secondo anno consecutivo ad essere l’arbitro in organico con più presenze al termine della stagione, che si è conclusa con un fondamentale Atalanta-Milan. Le prestazioni in Juventus-Napoli di campionato e in Inter-Juventus in Coppa Italia, ma non solo, parlano chiaramente: potrà togliersi davvero ancora tante soddisfazioni, sia in Italia che all’estero.
A 17 presenze troviamo Davide Massa, Marco Di Bello, Daniele Doveri e Piero Giacomelli.
Davide ha disputato una stagione che si è conclusa con la designazione per la finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus. Durante la stagione, ha arbitrato quattro big match di Serie A. Ha ricevuto designazioni di prestigio anche a livello internazionale, dove è l’unico italiano che potrebbe ottenere a breve la nomina ad Elitè. In Champions League ha arbitrato tre gare della fase a gironi. In Europa League ha arbitrato un sedicesimo di finale tra Leverkusen e Young Boys e il ritorno degli ottavi tra Dinamo Zagabria e Tottenham.
A fine stagione è satto selezionato dalla UEFA per svolgere il ruolo di “support official” a EURO2020.
La stagione di Daniele non ha bisogno di particolari commenti; sei big match arbitrati su 17 presenze dicono già tutto. Nell’ordine: Atalanta-Inter, Juventus-Atalanta, Inter-Juventus, Napoli-Juventus, Milan-Inter, Napoli-Inter e una gara decisiva per la salvezza come Benevento-Cagliari a 3 giornate dalla fine. Rizzoli ha fatto totale affidamento su di lui quest’anno, e Daniele ha risposto presente.
Marco ha superato ogni limite immaginabile sul numero di big match diretti nella stagione, addirittura nove. Roma-Juventus, Napoli-Atalanta, Atalanta-Roma, Milan-Lazio, Roma-Inter, Atalanta-Napoli, Napoli-Lazio ed entrambi i match tra Napoli e Roma. Nell’ultima parte di stagione è stato assente, altrimenti sarebbe stato impiegato sicuramente in gare cruciali anche in questa fase. E’ riuscito però a tornare in tempo per essere designato in finale di Coppa Italia nel ruolo di IV ufficiale.
Piero, unico non internazionale di questo gruppo, ha avuto poche presenze nell’inizio di stagione a seguito di una giornata storta in Milan-Roma, ma, con il passare delle giornate, è venuta fuori la sua grande esperienza e qualità ed è arrivato a concludere la stagione con un’ottima Sassuolo-Juventus, con entrambe le squadre ancora in lotta per i propri obiettivi.
Hanno collezionato 16 presenze Gianpaolo Calvarese e Daniele Chiffi.
Gianpaolo ha chiuso la stagione con uno Juventus-Inter davvero sfortunato dal punto di vista degli episodi; le precedenti quindici presenze hanno evidenziato invece tutta la qualità ma soprattutto l’affidabilità e l’esperienza che Gianpaolo può garantire ad un organico CAN con molte potenzialità, ma ancora in una fase di costruzione, essendo solo al primo anno di vita.
Parlando di potenzialità, calza a pennello proprio Daniele, al suo ipotetico quarto anno in CAN A, che ha collezionato davvero molte presenze arrivando ad arbitrare il primo vero big match della sua carriera, Atalanta-Lazio. Ha inoltre arbitrato venticinque minuti più supplementari del prestigiosissimo quarto di finale di Coppa Italia tra Inter e Milan in sostituzione dell’infortunato Paolo Valeri. Ha chiuso in maniera ottimale la stagione con la decisiva Napoli-Verona della 38 giornata.
A 15 presenze ci sono Daniele Orsato e Luca Pairetto.
Daniele è arrivato ai nastri di partenza di questa stagione come l’arbitro della Finale di Champions League 2020 e come l’arbitro numero 1 al mondo nominato dall’IFFHS.
Quest’anno ha arbitrato in maniera esemplare, con un unico piccolo inciampo in Lazio-Milan, ma francamente penso che pochissimi si ricordino di quella partita. Ha confermato ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, che lui è ancora il numero uno. E’ stato impegnato praticamente solo nei big match, tranne alla prima giornata, quando ha arbitrato la gara inaugurale di Serie B tra Monza e Spal. Ma, vero evento di questa stagione sportiva, è stato il primo arbitro a parlare in TV, precisamente a “90° minuto”, seguendo l’iniziativa proposta dal nuovo presidente AIA Alfredo Trentalange.
Adesso è attualmente impegnato ad EURO2020 insieme a Alessandro Giallatini e Fabiano Preti.
Luca ha quindici presenze nella stagione che lo ha visto arbitrare una delle partite più importanti del panorama calcistico italiano, il derby della Capitale tra Roma e Lazio. Inoltre, il fatto che il derby del girone di andata sia stato diretto da Daniele Orsato, fa capire ancora di più il valore della designazione ricevuta da Luca. In Coppa Italia ha arbitrato una bellissima gara dei quarti di finale tra Atalanta e Lazio.
Chiudono a 14 presenze Michael Fabbri e Fabio Maresca.
Michael ha concluso una stagione in cui ha arbitrato molto bene due big match molto importanti anche per la classifica. Da Verona-Napoli, ultima del girone d’andata il 24 gennaio, è iniziato un bellissimo percorso in crescendo culminato con un arbitraggio impeccabile in Inter-Lazio. Il Derby di Torino ad aprile è stato un’ulteriore conferma della fiducia che si è conquistato Michael. A chiudere un’ottima stagione, la decisiva Pordenone-Cosenza di Serie B che decideva la quarta retrocessa in C.
Fabio ha disputato tutta la stagione senza ottenere mai un vero e proprio big match; molte partite interessanti ma che non erano al livello dei big match. In una stagione in cui è palesemente andato tutto storto, sono arrivate purtroppo anche molte polemiche con due squadre, Inter e Milan, nelle due gare disputate alla Dacia Arena tra Udinese e Inter e allo Stadio Tardini tra Parma e Milan. Avrà sicuramente modo la prossima stagione di essere anche solo leggermente più fortunato nella stagione complessiva.
13 presenze per Rosario Abisso, Paolo Valeri e Marco Piccinini.
Rosario ha saputo offrire delle buone prestazioni in gare probanti come Lazio-Verona e Fiorentina-Milan, ma anche Fiorentina-Napoli. Un unico inciampo degno di nota in Juventus-Benevento, che resta comunque in un contesto complessivo di una stagione in cui è stato designato in gare di livello.
Questa poteva essere la stagione del riscatto definitivo da Fiorentina-Inter del 2019, così non è stato fino in fondo; il livello delle designazioni non si è mai alzato eccessivamente fino ad un vero big match. Speriamo che la prossima stagione possa essere quella giusta per togliersi questo fardello che ha impedito impieghi di più alto livello.
Paolo ha avuto una stagione piena di grandi designazioni, con cinque impegni nei big match del campionato. E’ stato inoltre l’arbitro della supercoppa tra Juventus e Napoli. In Coppa Italia ha diretto 75 minuti, prima di infortunarsi, del derby Inter-Milan. Da sottolineare è la media particolarmente alta delle OFR che ha fatto durante tutte le sue gare, e questo significa che è stato davvero sfortunato con i singoli episodi in questa stagione.
Marco ha proceduto bene ma sempre un po’ nell’ombra; qualcosa deve essere accaduto nel finale di stagione visto che ha saltato cinque turni di Serie A. Ha comunque arbitrato in generale gare di buon livello ma non è ancora stato avvicinato a match di prima fascia.
A 12 presenze troviamo Fabrizio Pasqua e Juan Luca Sacchi.
Fabrizio ha trovato in questa stagione il suo primo vero big match in carriera, Milan-Napoli. A questa gara è preceduto un percorso di avvicinamento molto lineare, mentre non è seguito nulla se non una gara di Serie B di medio livello. La sua stagione si è purtroppo dovuta concludere in anticipo; se avesse proseguito fino al termine, probabilmente sarebbe stato impegnato in almeno un altro big match prima della fine del torneo.
Juan Luca, al primo anno da CAN A (anche se con la CAN riunificata questo contava poco), ha dovuto abituarsi, nella prima parte di stagione, a match di livello maggiore rispetto alla Serie B che aveva fatto fino alla stagione 19/20. Ne è derivato un utilizzo in gare di Serie A di livello medio. Nella seconda parte della stagione invece ha arbitrato con più costanza in Serie A in gare anche abbastanza interessanti come Fiorentina-Atalanta e Sampdoria-Roma.
Massimiliano Irrati unico arbitro che chiude a 11 presenze.
Per Massimiliano molti impegni da VAR, sia nazionali sia internazionali, che hanno inevitabilmente limitato le presenze in campo in una stagione che comunque lo ha visto arbitrare una classica del nostro calcio come Juventus-Milan.
Le sue qualità principali sono evidenziate meglio nel ruolo di VAR e infatti le designazioni in sala VOR, in Italia e all’estero, parlano per lui: 19 gare da VAR in Serie A, comprensive di 11 big match, e 6 in Champions League.
Chiudono a 10 presenze Gianluca Manganiello, Federico La Penna e Marco Guida.
Gianluca ha disputato una stagione che lo ha visto aumentare sempre di più il livello delle designazioni, visto che aveva iniziato arbitrando principalmente in Serie B. Nel girone di ritorno invece è stato designato a Marassi per Genoa-Napoli e successivamente per Genoa-Spezia, due gare che mettevano in palio punti pesantissimi per la zona champions ma soprattutto per la salvezza. E’ tornato in Serie B nel girone di ritorno, ma solo per arbitrare gare di prima fascia.
Federico ha iniziato la stagione ottenendo un’ottima designazione per il derby di Genova alla sesta giornata. Era sicuramente il favorito alla nomina UEFA, ma nessuno degli internazionali è stato declassato, motivo per cui Federico non è diventato internazionale quest’anno. A dicembre ha avuto la sfortuna di pescare la giornata no in una gara altamente mediatica come Juventus-Fiorentina che ha precluso il prosieguo della stagione. Da gennaio è stato impegnato solo in Fiorentina-Inter di campionato e Atalanta-Napoli di Coppa Italia quali gare del suo livello standard.
Marco ha iniziato letteralmente col botto la stagione, trovando la prima uscita in campo in Lazio-Inter; poi alcuni problemi fisici ne hanno limitato l’utilizzo facendolo uscire spesso in Serie B, dove ha collezionato cinque presenze. Ha trovato il modo però, in mezzo agli stop, di arbitrare anche Roma-Milan, nel momento in cui le due squadre erano seconda e terza.
A 9 presenze c’è solo Francesco Fourneau.
Ha fatto quasi il percorso inverso rispetto al suo pari anno Juan Luca Sacchi. Francesco ha iniziato la stagione arbitrando la Juventus nella trasferta di Crotone; da Fiorentina-Verona però non ha più ottenuto designazioni di alto livello in Serie A. Possiamo dire comunque che in Serie B ha arbitrato una delle partite più importanti di tutta la stagione, ovvero Salernitana-Venezia, le due squadre che si ritroveranno in A l’anno prossimo. In Coppa Italia ha arbitrato un sentito derby di Genova nel quarto turno preliminare.
Hanno collezionato 7 presenze Giovanni Ayroldi e Valerio Marini.
Giovanni, l’arbitro più giovane a disposizione della CAN, ha disputato una stagione a cavallo tra la Serie A e la Serie B concludendo con una ottima designazione nella semifinale di andata dei playoff di B tra Cittadella e Monza. Ad inizio stagione ha avuto la possibilità di arbitrare allo Stadio Olimpico Roma-Benevento, prima volta per lui da AE nello stadio della Capitale.
Valerio ha letteralmente messo il turbo nel girone di ritorno, arbitrando cinque gare di Serie A consecutivamente in due mesi, dal 22 febbraio, giorno di Juventus-Crotone, passando per una spettacolare Sassuolo-Napoli il 3 marzo, chiudendo questo fantastico periodo il 21 aprile con Bologna-Torino. Un grandissimo exploit di un arbitro, rimasto per tanti anni nelle retrovie durante la gestione Morganti della CAN B, che ha concluso la stagione con la semifinale di andata dei playoff tra Venezia e Lecce.
A 6 presenze troviamo Gianluca Aureliano, Antonio Giua, Simone Sozza e Livio Marinelli.
Gianluca ha fatto diversi big match di B e gare di seconda fascia in A, come Fiorentina-Sassuolo e Inter-Crotone, in cui ha sempre ben figurato.
Ha dimostrato di essere un arbitro molto duttile che può essere usato anche come VAR, ruolo che dovrebbe essere il suo futuro nel quale potrà ottenere risultati importanti, anche nelle gare principali di Serie A. In questo ruolo è stato spesso impiegato in gare di prima fascia, dal derby di Roma fino ad Atalanta-Milan della 38° giornata. Gianluca ha inoltre partecipato ad una trasmissione su Telelombardia in cui si è raccontato a 360 gradi e ha permesso di far conoscere l’AIA a chi non è dentro questo mondo.
Se si fa un paragone con i suoi colleghi ex CAN A, Antonio ha molte meno gare in A rispetto a loro. Ma Rizzoli ha scelto di farlo ripartire principalmente dalla Serie B ad inizio stagione in maniera da riprendere un percorso di crescita interrotto davvero bruscamente con la promozione alla CAN A decisa dall’ex capo della CAN B Emidio Morganti. Quest’anno ha arbitrato molto a cavallo tra A e B, ricevendo le designazioni più interessanti a fine gennaio con Lazio-Sassuolo di Serie A e Monza-Empoli di Serie B.
Vero e proprio exploit per Simone, che ha arbitrato 6 big match di Serie B, davvero tanti per un secondo anno. Inoltre, è stato l’unico arbitro che ha ottenuto due designazioni da AE nei playoff di B; la prima nel turno preliminare tra Venezia e Chievo, la seconda nella finale di andata Cittadella-Venezia. In A ha arbitrato, tra le gare più importanti, il Crotone in trasferta sia a Bergamo sia a Roma contro i giallorossi.
Livio ha arbitrato in questa stagione cinque big match di Serie B, confermando le sue grandi qualità nel tenere in mano anche le gare più calde della seconda categoria nazionale. La sua grandissima esperienza alla CAN lo aiuta sicuramente in questo e aiuta di conseguenza il designatore che può impiegarlo in qusalsiasi gara della Serie B. In Serie A ha arbitrato gare abbastanza interessanti, tra le quali le due trasferte dell’Atalanta al Marassi di Genova, prima con la Sampdoria e poi con il Genoa.
Chiudono a 5 presenze Federico Dionisi, Ivano Pezzuto, Alessandro Prontera e Manuel Volpi.
Federico ha ottenuto cinque presenze in Serie A e un ottavo di Coppa Italia. In Serie B a Cosenza è stato protagonista in negativo, insieme al IV ufficiale Daniele Paterna, di quell’episodio della tripla sostituzione (squadra che ha giocato per qualche istante con 12 calciatori) che ha leggermente rallentato, nella parte centrale, un percorso comunque passato per ottime designazioni come Frosinone-Lecce in Serie B. In Serie A ha arbitrato l’importante scontro per la salvezza tra Bologna e Fiorentina che l’ha traghettato in una non scontata gara allo stadio Olimpico tra Lazio e Parma.
La stagione di Ivano è iniziata in maniera terribile, con la perdita del suo cosezionale Daniele De Santis, che, approfittando di questo articolo, vogliamo ancora una volta ricordare.
Ivano è riuscito comunque a disputare una buona stagione che ha avuto come punto culminante il quarto finale di Coppa Italia disputato tra Juventus e Spal all’Allianz Stadium. Nel finale di stagione ha ottenuto una designazione nel turno preliminare dei playoff di Serie B, arbitrando la gara tra Cittadella e Brescia.
Alessandro ha iniziato subito dalla Serie A alla prima giornata in Spezia-Udinese, segnale di una grande fiducia che il designatore Rizzoli, suo co-sezionale, riponeva in lui. Ha chiuso la stagione con Crotone-Inter, gara molto importante perchè è quella che ha assegnato aritmeticamente lo scudetto ai nerazzurri.
Manuel ha arbitrato, oltre a cinque gare in A di cui quattro con l’Udinese sempre in campo, anche due big match di Serie B nella parte conclusiva del torneo: Salernitana-Cosenza e Monza-Venezia.
4 presenze per Antonio Di Martino, Davide Ghersini, Antonio Rapuano e Luca Massimi.
Nella stagione di Antonio le gare rilevanti sono state Napoli-Crotone allo Stadio Maradona e Chievo-Ascoli di Serie B, gara decisiva dell’ultima giornata. Quest’anno sembra che abbia preso la giusta strada quando invece nella gestione Morganti alla CAN B non aveva quasi mai ottenuto designazioni di rilievo. Antonio, nel 2017, ha esordito giovanissimo, a 29 anni, in Serie A ma negli anni successivi proprio Emidio Morganti lo aveva un po’ messo da parte. Ma ormai questo è il passato; il presente mostra tutta un’altra situazione e Antonio può ancora fare molto.
Davide, classe 1985, ha affrontato questa stagione ancora relativamente giovane ma con tanta esperienza alle spalle. Sono state sicuramente positive le direzioni in Serie B, soprattutto nella decisiva Reggiana-Empoli e nel big match tra nobili decadute di questa stagione Spal-Frosinone. Segnale molto importante per lui è stata anche la designazione negli ottavi di Coppa Italia tra Roma e Spezia, una gara molto complicata dove lo Spezia ha battuto una Roma finita in 9 uomini con due espulsioni, giustissime, nel giro di un minuto.
Antonio è uno degli arbitri che più hanno pagato la scissione della CAN. Fino allo scorso anno ha arbitrato al massimo una partita in A per ogni stagione in cui è stato alla CAN B; quest’anno ha chiuso a quattro, togliendosi la soddisfazione di arbitrare allo Stadio Olimpico Lazio-Crotone, per altro sotto gli occhi del responsabile CAN Rizzoli.
Luca si è apprestato ad iniziare questa stagione dopo che aveva passato le ultime due abbastanza ai margini della gestione Morganti alla CAN B. Il lavoro che Luca ha fatto, grazie anche alla gestione di Rizzoli, è evidente: è tornato ad arbitrare in Serie A in maniera convincente. C’è da dire che Luca ha partecipato al progetto CORE UEFA qualche anno fa, motivo per cui le aspettative che l’AIA ripone in lui sono molte. Ha ancora soltanto 32 anni, il tempo non gli manca per diventare un arbitro che esca regolarmente in A.
Unico arbitro che chiude a 3 presenze è Eugenio Abbattista.
E’ stato, incolpevolmente, al centro del dibattito mediatico e dunque ha chiuso la sua stagione lontano dai riflettori con solamente 3 presenze in Serie A. Eugenio ha diretto anche alcuni big match di Serie B, a certificare la sua massima affidabilità per la serie cadetta. E’ necessario evidenziare però che in Serie A due presenze su tre sono state nella parte iniziale, e la terza all’ultima giornata; segnale che qualcosa non è andato esattamente come doveva, si rifarà sicuramente nella prossima stagione.
A 2 presenze ci sono Marco Serra, Alberto Santoro, Matteo Marchetti, Daniele Paterna e Matteo Gariglio .
Di questo gruppo solo Marco non è un primo anno. La sua stagione è iniziata con due presenze in Serie A nei primi due mesi di campionato. Da dicembre in poi è uscito solo in Serie B, segnale che qualcosa non è andato come previsto. La sua grande esperienza però gli ha permesso di arbitrare qualche match interessante di Serie B, come Monza-Cremonese, nel finale di stagione.
Alberto ha esordito in Udinese-Verona ed è tornato alla Dacia Arena di Udine per fare il bis con Udinese-Bologna. Quest’anno ha anche disputato in Serie B il secondo tempo di Reggina-Spal da AA di Giovanni Ayroldi; ha sostituito infatti l’AA di ruolo Damiano Margani, che si era infortunato nel primo tempo.
Sono 12 le presenze in Serie B per lui.
Matteo da Ostia ha esordito al Marassi di Genova in Genoa-Verona e ha ricevuto la sua seconda designazione al Bentegodi per Verona-Bologna.
Sono 12 le presenze in Serie B per lui.
Daniele ha esordito allo stadio Scida di Crotone in Crotone-Sampdoria; la seconda gara invece al Marassi di Genova, Sampdoria-Parma.
Sono 13 le presenze in Serie B per lui.
Matteo da Pinerolo ha esordito al Mapei Stadium di Reggio Emilia in Sassuolo-Sampdoria e ha disputato la sua seconda gara alla Dacia Arena in Udinese-Sampdoria.
Sono 11 le presenze in Serie B per lui.
Particolare la statistica che evidenzia come le seconde presenze in A dei primi anno siano sempre con una squadra già arbitrata nella prima gara. Non può essere una coincidenza, scelta davvero molto particolare di Rizzoli.
Una sola presenza per Giacomo Camplone, Lorenzo Maggioni, Riccardo Ros e Francesco Meraviglia.
Giacomo, al secondo anno di Serie B, trova l’esordio in Serie A a Marassi in Genoa-Udinese ed un ottavo di Coppa Italia tra Sassuolo e Spal. La prima gara nella massima serie e la designazione nella decisiva Spal-Cremonese dell’ultima giornata di Serie B sono stati segnali positivi per un arbitro che ha trovato la sua dimensione tra i professionisti, cosa che al primo anno non era riuscito completamente a fare.
Lorenzo ha fatto soltanto presenza in Serie A, Udinese-Sassuolo. La designazione in Frosinone-Vicenza di fine campionato in Serie B che sarebbe potuta andare anche ad un AE CAN C evidenzia che qualcosa sia andato storto durante tutto l’anno.
Praticamente stagione in fotocopia per Riccardo, che ha ottenuto la designazione di Serie A per Verona-Sampdoria. Già dal post Reggina-Cosenza di B, gara molto sfortunata con l’episodio del gol-non gol, Riccardo non ha trovato un crescendo di designazioni durante tutta la stagione.
Francesco è l’unico dei primi anno che ha ottenuto una sola presenza in A, per altro soltanto all’ultima giornata in Cagliari-Genoa. Sono 14 le presenze in Serie B per lui. In Ascoli-Reggiana si è reso protagonista di un episodio curioso: infatti, il suo gesto del “no” è stato equivocato da molti giornalisti che lo hanno interpretato come il gesto del VAR, che in B non è ancora stato introdotto.
Senza presenze in A Lorenzo Illuzzi, Daniel Amabile e Ivan Robilotta.
Lorenzo aveva bisogno questa stagione di qualcosa che potesse farlo emergere dopo diverse stagioni in cui i designatori lo hanno tenuto abbastanza lontano dai riflettori. Per lui soltanto 12 gare e tutte in Serie B; qualcosa non è andato evidentemente secondo le aspettative.
La gara d’esordio in A alla 38a giornata della stagione 19/20 è stata fino ad oggi un unicum nella carriera di Daniel, che non ha convinto il designatore Rizzoli a dargli almeno una gara di A anche quest’anno. In questa stagione Daniel si ferma a 12 presenze in Serie B, con qualche gara interessante come Cittadella-Reggiana e Frosinone-Venezia.
Ivan si è fermato a 11 presenze in Serie B, davvero poche. Non è riuscito a trovare la quadra per ingranare e convincere maggiormente Rizzoli a dargli qualche gara di livello più alto. Inoltre è rimasto l’unico AE CAN che non ha ancora avuto la possibilità di fare l’esordio in A nella carriera.
Arbitri della CAN C che hanno esordito in Serie B: Matteo Marcenaro, Luca Zufferli e Maria Marotta.
Matteo, Luca e Maria: sono loro i tre arbitri dell’organico CAN C scelti dalla coppia Nicola Rizzoli-Antonio Damato per fare l’esordio in Serie B. Tutti e tre gli esordi sono avvenuti nell’ultima giornata della regular season.
Matteo ha debuttato in Pisa-Entella coadiuvato, nel ruolo di IV ufficiale, dall’amico, nonchè cosezionale, Davide Ghersini.
Luca ha debuttato in Vicenza-Reggiana coadiuvato da Piero Giacomelli, arbitro rappresentante del Friuli e quindi corregionale di Luca.
Un nuovo capitolo di storia è stato scritto da Maria, prima donna alla quale viene assegnato un match di Serie B nel ruolo di AE. La gara si è disputata al Granillo di Reggio Calabria, tra la Reggina e il Frosinone. Anche lei è stata coadiuvata da Marco Guida, arbitro di punta della regione Campania.
Chiudiamo questa analisi scrivendo le terne che hanno più presenze in Serie A e in Serie B.
SERIE A:
AE: Maurizio Mariani (Aprilia)
AA: Alessandro Giallatini (Roma 2) – Alberto Tegoni (Milano)
SERIE B:
AE: Francesco Meraviglia (Pistoia)
AA: Marco Della Croce (Rimini) – Davide Moro (Schio)
Conclusioni.
Cosa ne pensi di questa prima stagione di Serie A e Serie B con la CAN riunificata? Pensi sia stata una decisione positiva da parte della dirigenza AIA? Faccelo sapere con un commento qui sotto!
Questa analisi chiude la stagione di Serie A e B 2020/2021, ma tra poco potremo già ripartire con la formazione dei quadri arbitrali e degli OT per la stagione sportiva 2021/2022!