Giacomelli ArbitroPiero Giacomelli - Conosciamo gli arbitri CAN - Roba da Arbitri

PIERO GIACOMELLI, sezione di Trieste.

Nasce a Trieste il 6 novembre 1977.

Arbitro della CAN B dal 2010.

La carriera da Arbitro di Piero Giacomelli

Arbitro effettivo dall’età di 15 anni, Piero fa il suo debutto assoluto nel 1992.

Dopo due anni di Eccellenza, nel 2004 viene promosso in CAN D, e successivamente in CAN C nell’estate del 2007. In tale categoria colleziona tre anni di permanenza e il 1º luglio 2010 ottiene il passaggio alla CAN B.

Portogruaro-Cittadella, disputatasi il 22 agosto dello stesso anno, rappresenta il suo esordio in Serie B. Nei mesi successivi è designato regolarmente in Serie B, raggiungendo anche l’esordio in Serie A nella parte finale della stagione. Il 3 aprile 2011 è infatti chiamato a dirigere l’incontro Genoa-Cagliari, allo Stadio Luigi Ferraris.

Al termine della stagione sportiva 2013-2014 ha diretto 39 partite in Serie B, tra cui l’andata della finale play-off della stagione 2011-2012, che vale l’accesso in Serie A, tra Sampdoria e Varese. Il 26 luglio 2012 si apprende della sua promozione in Serie A, con circa venti giorni di ritardo rispetto alla consueta presentazione Stagionale degli organici. Tale decisione di ampliare l’organico della CAN A di un elemento viene infatti presa in un secondo momento, per far fronte all’impiego degli arbitri addizionali nella massima serie.

Il 1º settembre 2020 viene derogato in quanto avrebbe dovuto terminare la sua carriera da arbitro essendo da otto stagioni in CAN A, beneficiando inoltre di modifiche alle norme AIA che prevedono la soppressione del predetto limite di otto stagioni in luogo del solo limite d’età di 45 anni (innalzabile a 50 per i 15 migliori arbitri della CAN).

Lo stesso giorno viene inserito nell’organico della CAN, nata dall’accorpamento di CAN A e CAN B: dirigerà sia in Serie A che in Serie B.

“Non vince chi arriva prima”

Ho iniziato a 15 anni precisi, letteralmente! Hanno spostato apposta l’esame il 6 novembre, il giorno del mio compleanno. Poi la gavetta, e che gavetta! Un anno di esordienti, un anno di giovanissimi, di allievi e così via. In terza ho fatto cinque stagioni, ed ho dovuto pure aspettare la maggiore età! Quante volte in quegli anni avrei voluto mollare, ma poi ho capito quel periodo mi ha aiutato a maturare la calma che mi ha aiutato durante la mia carriera. Non vince chi arriva prima, vince chi sa godersi il momento. Andate piano, prendetevi i vostri tempi, non abbiate smania di arrivare e prendetevi il tempo per divertirvi. Sì, divertirvi!

Il rapporto con la sezione

I miei primi anni di Sezione li ho vissuti con particolare distacco. Frequentavo poco le riunioni, tanto da prendermi numerose sospensioni. Poi ho vissuto una sorta di cambiamento quando ho fatto l’esordio in Prima Categoria. Avevo molti amici di Sezione e grazie a questo ho cominciato ad interessarmi di più alla vita sezionale. Una decina di anni dopo sono anche diventato Presidente, perciò figuratevi!

Il momento della svolta per Giacomelli

Ho capito che potevo togliermi delle soddisfazioni arrivato in Promozione. Dopo qualche partita di Prima Categoria mi avvisarono di un imminente esordio nella categoria superiore. Dall’emozione scesi in strada a correre, sotto una pioggia battente. Nemmeno io sapevo cosa stessi facendo, ma non mi sentivo preparato e dovevo esserlo!

L’esordio in Serie A

La grande emozione prima di iniziare l’ho avuta quando il IV ufficiale, Marco Guida, mi ha detto tramite l’auricolare che mancavano 30 secondi all’inizio. Ho fatto un giro su me stesso per godermi, prima di iniziare l’incontro, lo spettacolo dei 26000 spettatori di Marassi.
Con lo sguardo son partito dalla curva nord riempita in tutti i suoi posti, ho proseguito in direzione della tribuna, passando per la curva sud ed infine la gradinata da dove si è alzato un coro che urlava il mio nome: erano i miei 40 colleghi giunti in autobus da Trieste dopo 8 ore di viaggio; non sapevo dove si fossero messi e quando, dopo averli sentiti, ho alzato gli occhi verso di loro, sono scattati in piedi festosi facendomi venire la pelle d’oca. L’emozione che non erano riusciti a suscitarmi 26000 spettatori era appena uscita fuori grazie a 40 amici!

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