Mariani Arbitro

MAURIZIO MARIANI, sezione di Aprilia.

Nasce a Roma il 25 febbraio 1982.

Arbitro della CAN B dal 2011.

Cosa fa fuori dal terreno di gioco Maurizio Mariani

Maurizio fa il consulente informatico: normale quindi, per lui, consultare con consuetudine monitor e vivisezionare fotogrammi. Una skill molto importante soprattutto in questo periodo di sviluppo della tecnologia VAR.

La passione da arbitro è sbocciata cammin facendo. Da ragazzo sognava di entrare in Marina, si è ritrovato dopo qualche anno a calcare i campi della Serie A.

La carriera da Arbitro

Nato a Roma, matura la decisione di intraprendere la carriera arbitrale all’età di 16 anni, quando, trovandosi a Venezia per completare gli studi presso la Scuola navale militare “Francesco Morosini”, si iscrive al Corso Arbitri per effettuare l’esame.

Nell’ottobre 2000 avviene il suo debutto come fischietto su un campo di calcio, nella categoria esordienti. Fa dunque il suo ritorno nel Lazio ed inizia a scalare le categorie, fino ad approdare in Serie D nel 2007, e successivamente, dopo due anni di permanenza, in Lega Pro nel 2009.

Dopo ulteriori due anni in Lega Pro, dove tra le altre partite dirige anche la finale di Supercoppa Primavera 2010-2011, per la stagione sportiva 2011-2012 viene promosso alla CAN B e fa il suo esordio nella serie cadetta il 30 agosto 2011 in occasione della gara Gubbio-Ascoli. Nella stagione successiva riesce a centrare l’obiettivo dell’esordio in Serie A. Questo avviene il 6 gennaio 2013 in occasione della partita Chievo-Atalanta.

Il 1º luglio 2015 viene promosso alla CAN A.

Il 12 dicembre 2018, viene reso pubblico il suo inserimento nella lista degli arbitri internazionali FIFA a partire dal 2019.

Il 1º settembre 2020 viene inserito nell’organico della CAN A-B, nata dall’accorpamento di CAN A e CAN B: dirigerà sia in Serie A che in Serie B.

Il 15 ottobre 2020 viene designato per il primo Derby della Madonnina della sua carriera in programma due giorni dopo.

Dal 1º gennaio 2021 figura nella lista dei Video Match Officials (ufficiali di gara che svolgono la funzione di VAR) della FIFA.

Nel mese di marzo 2021 l’UEFA lo inserisce nel gruppo arbitrale per la fase a gironi del Campionato Europeo Under 21 in programma in Slovenia e Ungheria. Dirige due gare: il 27 marzo Germania – Olanda e quattro giorni dopo Danimarca – Russia. A giugno arbitra il quarto di finale tra OIanda e Francia.

L’importanza della famiglia per Maurizio Mariani

Noemi (moglie) e Mia (figlia) sono fondamentali, mi appoggiano sempre e mai mi hanno fatto pesare le trasferte lontano da casa, nonostante abbinare due lavori e stare fuori tutti i weekend sia un sacrificio enorme. Capiscono che faccio ciò che mi piace e mi stimolano continuamente, a volte anche troppo: per anni mia figlia ha provato a impormi il colore delle divise da sfoggiare in campo!

La decisione di iscriversi al corso arbitri

Amo da sempre il calcio. Fino a 17 anni ho giocato come portiere, ma il mio impegno da militare non mi permetteva più di seguire con costanza gli allenamenti.
Con alcuni colleghi, un po’ per la tessera un po’ per trovare libertà fuori dalla caserma, decidemmo di partecipare al corso. Una delle scelte più semplici e più importanti della mia vita!

La prima caduta

Dopo aver fatto il corso a Venezia sono stato sei mesi senza dirigere una gara. Finché un giorno il presidente mi ha detto: “Se non fai una gara sono costretti a mandarti via”. E così iniziai. Piano piano, nel giro di un anno, sono arrivato fino alla terza categoria. Poi sono ritornato ad Aprilia. Ero convinto di aver raggiunto un buon livello. Ma i dirigenti della mia sezione mi dissero che non conoscevano il livello tecnico delle gare che facevo a Venezia, e per questo motivo mi fecero ripartire dai giovanissimi. Ecco questa è stata per me la mia prima caduta.

Ti sei posto degli obiettivi di carriera fin dall’inizio?

Inizialmente no. Con il tempo ho preso consapevolezza di avere una grande passione per quest’attività fino a diventare letteralmente un “malato”! Sicuramente cercare di eguagliare quello che hanno fatto e fanno gli arbitri italiani all’estero sarebbe il sogno e l’obiettivo massimo di ognuno di noi. E’ chiaro però che si deve pensare sempre allo step successivo che siamo in grado di raggiungere, mettendoci sempre impegno, umiltà e voglia di imparare.

Roba da Arbitri

Di Roba da Arbitri

Roba da Arbitri a la più grande community di arbitri al mondo!

Commenta