"Aveva 4 giorni di vita" la storia di Mark Nelson"Aveva 4 giorni di vita" la storia di Mark Nelson

Questa è la storia un collega americano con una forza di volontà straordinaria. Una vita dedicata all’arbitraggio, una terribile notizia e la rivalsa: tutte in questo articolo sulla meravigliosa vicenda di Mark Nelson.

La storia di Mark Nelson

Mark è un uomo da sempre dinamico. Non sta fermo un secondo quado parla al telefono. Arbitra le partite di calcio dei ragazzini delle medie e lavora come assistente medico in una clinica ortopedica. E’ sicuramente stato surreale per il nostro collega della Louisiana dover stare fermo a letto per i primi due mesi del 2021. Il suo cuore si stava velocemente spegnendo, come in brutto incubo in cui si erano ritrovati improvvisamente lui e sua moglie.

I primi sintomi

Nell’autunno del 2020 il 63enne americano inizia la sua regolare sessione di jogging per tenersi in forma per la stagione sportiva che sarebbe iniziata di lì a poco. Gli allenamenti, però, non funzionano e la condizione fisica inizia ad essere scarsa. Mark pensava di stare semplicemente invecchiando ma si rende conto che la situazione è critica quando si sveglia senza fiato nel bel mezzo della notte. Poco dopo, un collega e sua moglie Annetta corrono in pronto soccorso convinti di avere a che fare con il covid. Il tampone risulta negativo ma gli altri esami mostrano gravi segni di insufficienza cardiaca.

L’autunno del 2020

Mark non si abbatte, gli vengono prescritti dei medicinali che prende mentre continua la sua vita di sempre. Nulla gli toglie la gioia di scendere il campo con i cartellini nel taschino e di continuare il suo lavoro come assistente medico. Le condizioni però non migliorano, una giornata di autunno nel 2020 è quella decisiva, per percorrere i circa 300 metri che separano l’auto e il campo da calcio Mark si ferma 5 volte senza fiato ed energie. C’è qualcosa che non va ed è ora di intervenire.

Aveva 4 giorni di vita

Dopo numerosi tentativi, a gennaio del 2021, il collega si reca in una clinica specializzata in malattie cardiache. La diagnosi è confermata, si tratta di insufficienza cardiaca avanzata, per guarire è necessario un trapianto. In pochi mesi Mark è passato dal campo da calcio al letto di ospedale con il bisogno imminente di un nuovo cuore. La situazione si aggrava in fretta, Nelson va in shock cardiogeno ed il suo corpo sembra iniziare a cedere. L’unico modo alternativo per uscire da queste sabbie mobili è l’impianto di un dispositivo molto invasivo e limitante (il LVAD), a cui lui e la moglie si oppongono fin dove possibile. La cartella clinica però non mente, Mark ha 4 giorni per trovare un donatore, la sua vita è appesa a un filo.

La rivalsa di Mark

La notizia pesa come un macigno per il collega che però una mattina viene svegliato da parole che non dimenticherà mai. “Signor Nelson, abbiamo un cuore per lei, è perfettamente compatibile”. Così i dottori, grazie alla decisione eroica di una famiglia della Florida, danno inizio al processo di recupero di Mark che si conclude con le sue dimissioni il 24 febbraio del 2021. Arriva poi settembre, in una giornata dell’autunno successivo a quei maledetti mesi del 2020 Mark torna a fare quello che per 23 anni lo ha reso felice, arbitrare partite di calcio.

Matteo Liguori
Roba da arbitri

Di Roba da Arbitri

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