Luigi Lamonica è l’arbitro più iconico e titolato del nostro basket, nonché uno dei più importanti al mondo. Nato nel 1965 a Pescara, il fischietto abruzzese ha arbitrato le gare più memorabili degli ultimi anni condividendo il parquet con numerose leggende del nostro sport.
Gli esordi e la Serie A

La sua carriera, iniziata più di 30 anni fa, ci ha regalato emozioni attraverso la direzione di numerose gare di Eurolega. Paradossalmente, il miglior arbitro italiano, negli ultimi anni, non ha potuto scendere in campo nei match di Serie A per raggiunto limite d’età mentre ha continuato ad essere capo terna nella massima competizione continentale.
Tra il 1993 e il 2016 ha diretto poco meno di 700 partite in Italia, incluse finali di Coppa Italia e finali Scudetto. Indimenticabile la gara 5 tra Virtus e Fortitudo Bologna del 97-98, decisa dallo storico gioco da 4 di Danilovic che regalò il titolo alle Vnere. Lì, un giovane Lamonica (32 anni) faceva coppia con Zancanella, autore del contestato fischio sulla giocata incredibile del talento serbo.
Eurolega, Europei, Mondiali e Olimpiadi.

Se nella nostra penisola ha fischiato le più importanti gare del campionato, non è stato da meno in giro per il mondo. Dopo esser diventato Arbitro Internazionale nel 1996, nel 2002 viene designato per le Final Four di Eurolega e, un anno dopo, per l’atto conclusivo degli Europei. Il biennio successivo è costellato di successi, culminati nelle due Finali di FIBA Europe League e la chiamata per i Mondiali under 21.
Nel 2008 viene selezionato per le Olimpiadi di Pechino dove dirige i quarti e la semifinale maschile e la semifinale femminile oltre alle gare dei gironi. La super stagione del 2010 gli vale la designazione per la finale dei Mondiali.
Dal 2011 diventa un punto fisso delle Final Four di Eurolega. Arbitra la Finale degli Europei in Lituania e partecipa alle Olimpiadi di Londra. Nel 2013 fischia semifinale e finale della massima competizione europea e il nostro movimento raggiunge un traguardo storico: nella gara decisiva, due membri della terna indossano i nostri colori. Lamonica e Sahin ci rappresentano così nell’evento per club più importante del continente. Finale degli Europei nel 2013 e Mondiali nel 2014 sono altri due tasselli da aggiungere ad una delle carriere più complete della pallacanestro.
La sua ultima gara è niente poco di meno che la finale di Eurolega, la settima della sua carriera.
“Decidere”, la vita a 360° di un arbitro internazionale

Nel 2011 pubblica il libro “Decidere” nel quale raccoglie 4 diari redatti durante le Olimpiadi del 2008, i Mondiali del 2010, le Final Four di Eurolega del 2011 e gli Europei dello stesso anno. Il testo contiene numerosi aneddoti e ‘dietro le quinte’ interessanti attraverso i quali porta i lettori all’interno del mondo arbitrale.
L’aggressione subita in Grecia da Luigi Lamonica e i colleghi
Una carriera così invidiabile non manca però di episodi spiacevoli. Se alle aggressioni verbali e agli insulti siamo tutti, chi più e chi meno, purtroppo abituati, a quelle fisiche no e non le tolleriamo. Nel 2018, al termine della gara di Eurolega tra Panathinaikos e Barcellona in Grecia, la terna arbitrale sta raggiungendo l’hotel quando uno scooter con a bordo persone irriconoscibili per via dei caschi indossati raggiunge l’auto su cui viaggiano i direttori di gara. Gli aggressori frantumano il lunotto posteriore del veicolo e alcune schegge di vetro colpiscono gli arbitri. Ad avere la peggio è Lamonica, ferito al mento e alla mano ma comunque in grado di raggiungere casa il giorno successivo. In seguito a questa vicenda, il fischietto di Pescara ha ribadito l’importanza di rimanere uniti per continuare a far brillare lo sport della pallacanestro e isolare il più possibile questi episodi.
Luigi Lamonica Cavaliere della Repubblica.

Un percorso lungo è quello che vi abbiamo raccontato. Stupirsi e lasciarsi emozionare da una carriera simile è normale e comprensibile e lo stesso ha fatto il Consiglio dei Ministri quando, nel 2019, ha proposto l’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (il più alto degli ordini italiani) per meriti sportivi. Il 2 giugno 2019 Luigi Lamonica diventa così Cavaliere rappresentando una categoria spesso sottovalutata ma fondamentale per la riuscita di una partita: gli Arbitri.
Il ritiro

Dopo più di trent’anni di carriera, all’indomani della Finale di Eurolega del 21/05/2022, Lamonica annuncia il suo ritiro nel corso di un’intervista rilasciata ad Eurohoops.
“Ho arbitrato la mia ultima partita. È stato un viaggio incredibile. Voglio restare nel mondo nel basket, ma con un altro ruolo.”
Luigi Lamonica
Tanti i messaggi ricevuti anche dai migliori giocatori d’Europa, uno su tutti Mike James che ha voluto congratularsi con Luigi per la sua immensa carriera.
Ci teniamo a ringraziare pubblicamente Luigi per quello che ha fatto sui campi da oltre 30 anni e per essere un esempio e un punto di riferimento per tutti i ragazzi che hanno deciso di seguire le sue orme!
Conoscevate la storia di Luigi Lamonica? Qual è l’arbitro in cui vi rispecchiate di più e chi credete sia il più grande di sempre? Fatecelo sapere con un commento!
Marco Piasentin
Roba da Arbitri