Quando pensiamo al binomio arbitro-tecnologia, il primo sport che colleghiamo è il calcio che negli ultimi anni ha introdotto la goal line technology e il Video Assistant Referee (VAR). In realtà, gli aiuti elettronici sono arrivati anche nel basket e permettono ai direttori di gara di limitare il margine d’errore o correggersi. Andiamo a vedere nello specifico gli strumenti a disposizione dei nostri colleghi: instant replay e precision time system (IR e PTS).
L’IR: cos’è e come funziona
Molto simile al VAR del calcio, l’IR permette di visionare un’azione e rivedere la propria decisione, cambiandola solo in presenza di una prova chiara e definitiva. In un precedente articolo, avevamo già illustrato le caratteristiche dell’instant replay. Oggi andremo nello specifico dando un’occhiata più da vicino al regolamento. Come possiamo vedere dall’immagine sovrastante, l’IR è gestito da un addetto, seduto al tavolo degli ufficiali di campo. Le riprese provengono da numerose telecamere ed è possibile fermarle per catturare un determinato fotogramma.
Quando si può utilizzare l’IR?
Bisogna chiarire innanzitutto che l’instant replay in Italia è presente solo in Serie A. Per quanto riguarda i campionati minori, la scorsa stagione è stato utilizzato in gara 3,4,5 delle finali di A2. Il regolamento tecnico illustra le casistiche in cui è possibile usufruire dell’aiuto della tecnologia.
All’articolo 46.12 troviamo tutte le specifiche relative all’IR. In particolare può essere utilizzato:
- Alla fine del 4° quarto e di ogni tempo supplementare:
- per verificare se un tiro realizzato sia stato rilasciato prima del suono della sirena.
- Alla fine del 4° quarto e di ogni tempo supplementare per stabilire quanto tempo debba apparire sul display quando si è verificata una violazione di:
- fuori campo del tiratore
- 24 secondi
- 8 secondi
- OPPURE Un fallo (fischiato) è stato commesso prima della fine del tempo di gioco.
- Nel 4° quarto e in ogni tempo supplementare quando il cronometro di gara indica 2:00 minuti o meno per:
- verificare se un tiro per un canestro realizzato sia stato rilasciato prima che il segnale dell’apparecchio 24 secondi abbia suonato
- verificare se un tiro per un canestro sia stato rilasciato prima che sia stato fischiato un fallo
- identificare il giocatore che ha causato il fuori campo e assegnare la relativa rimessa
- verificare la correttezza della chiamata di violazione di interferenza
- In qualunque momento della gara per verificare se:
- il valore di un canestro realizzato sia 2 o 3 punti
- Dopo un fallo fischiato sul tiratore (in prossimità della linea da 3 punti), senza realizzazione del canestro, per verificare se debbano essere assegnati 2 o 3 liberi
- un fallo personale, antisportivo o da espulsione (fischiato) rientri nei criteri per quel tipo di fallo o se debba essere incrementato o diminuito (upgrade-downgrade) oppure se debba essere considerato un fallo tecnico
- a seguito di un malfunzionamento del cronometro di gara o dell’apparecchio dei 24 secondi, in che misura il tempo debba essere corretto sull’apparecchio(i)
- per identificare il corretto tiratore dei tiri liberi
- per identificare il coinvolgimento di componenti della squadra e di persone al seguito durante una rissa
Qual è la procedura di utilizzo dell’IR?
Come per qualsiasi altro aspetto del gioco, anche l’IR ha una sua procedura. Essa dev’essere condotta da 2 arbitri su 3, di cui uno dev’essere il crew-chief. La decisione di ricorrere all’Instant replay dev’essere comunicata ai membri dei team tramite apposita segnalazione. Prima di recarsi al monitor, gli arbitri possono consultarsi con gli UDC e il commissario (se presente) per reperire informazioni sull’episodio. Durante la visione delle immagini, le squadre devono rimanere sul campo anche se la partita è conclusa. L’accesso al monitor è permesso esclusivamente agli arbitri che devono assicurarsi che nessun altro si avvicini.
Chi può richiedere la revisione?
La procedura può essere avviata direttamente dagli arbitri o richiesta dal coach di una delle due squadre. In questo caso, l’allenatore, o il suo primo assistente, dovrà segnalare al tavolo la sua volontà. Sarà compito degli UDC informare gli arbitri alla prima occasione possibile. Se la richiesta rientra nelle casistiche sopra elencate, verrà accolta.
Il PTS: cos’è e come funziona?
La pallacanestro è uno sport in cui il tempo è fondamentale. Pochi decimi di secondo possono fare la differenza e cambiare l’esito di una partita. Per questo motivo, dalla stagione 2005/06, la LegaBasket ha introdotto il Precision Time System. Un set completo contiene una consolle radio (gestita dal cronometrista) e 4 trasmettitori per gli arbitri (1 di riserva). Il PTS permette di ridurre a 1/100 di secondo il tempo che intercorre tra il fischio e lo stop del cronometro.
Nel basket, il tempo si ferma ogniqualvolta uno dei direttori di gara fischi. Un microfonino fissato sul cordino del fischietto recepisce il suono e interrompe il cronometro. Una versione più aggiornata permette addirittura di registrare l’arbitro che ha effettuato la chiamata al fine di compilare un report a termine della gara relativo ai fischi di ogni membro della terna.
Instant replay e precision time system sono le tecnologie utilizzate nel mondo della pallacanestro per aiutare gli arbitri a dirigere in maniera più semplice. Le conoscevi? Pensi siano utili?
Roba da Arbitri
Marco Piasentin