MicrobiotaIl corpo memorizza i nostri allenamenti - Roba da Arbitri

Oggi approfondiamo un altro tema trattato mesi fa. Riparleremo infatti dell’epigenetica aggiungendo un altro importante tassello: “il microbiota“. Conoscere questi due elementi ci permette di comprendere quanto in profondità gli stimoli indotti da allenamento e alimentazione possono andare.

Perchè il corpo memorizza gli allenamenti condotti per lungo tempo?

Quando ci alleniamo per lungo tempo vi sono strutture del DNA cellulare che vengono modificate. Queste modifiche e questi processi appartengono all’epigenetica: la branca della genetica che studia le modificazioni di queste strutture che regolano l’attività cellulare senza modificare la sequenza del DNA. Quindi, se ci alleniamo il nostro DNA rimane invariato, non è possibile quindi, tramandare gli adattamenti ottenuti attraverso l’allenamento alla progenie. Possiamo solo dire che il corpo le ricorda per molto tempo anche se lo stimolo cessa. Quando dopo un periodo di inattività, torniamo ad allenarci, queste memorie si attivano e in pochissimo tempo l’organismo torna ai vecchi livelli di fitness. Non deve essere considerato una panacea ma comunque è da tenere a mente per non scoraggiarsi a inizio preparazione. Per coloro che invece non si allenano deve essere un motivo in più per iniziare un percorso che induca questo fenomeno.

Microbiota, che cos’è?

Quando ci viene chiesto cosa compone il nostro corpo, una delle tante componenti che possono venire in mente è la cellula. Le cellule nel nostro organismo sono tantissime e diversissime tra loro, tutte aventi lo stesso DNA cellulare e appartenenti al nostro organismo. Ecco che però la scoperta del microbiota ha evidenziato come in realtà il nostro corpo ha molte più cellule batteriche rispetto a quelle proprie dell’organismo. Il microbiota è l’insieme di queste colonie batteriche presenti nel nostro tubo digerente che svolge tantissime importanti funzioni digestive. Il numero di queste cellule procariote è di gran lunga superiore alle nostre cellule ed è per questo che molti considerano il microbiota un vero e proprio organo.

Perché il microbiota è connesso all’epigenetica?

Il microbiota ha la medesima caratteristica dell’epigenetica: si modifica a seconda di ciò che mangiamo e facciamo. Negli ultimi anni vi sono stati sempre più studi che hanno analizzato il comportamento e la composizione di queste colonie e hanno osservato come negli sportivi ci fossero composizioni assai differenti dei diversi tipi di batteri. Chi svolge attività sportiva ha una selezione, all’interno dell’intestino, dei batteri utili alla degradazione di sostanze utili all’attività sportiva e riduce i batteri che invece inducono infiammazione e danni. Vi sono stati altri studi che hanno notato una diversa composizione anche a seconda dell’attività sportiva svolta, il che fa pensare che lo sport induca modificazioni specifiche anche al livello intestinale. L’alimentazione è un altro importante fattore che personalizza il microbiota ed è quindi consigliato assumere molte verdure e fibre per far proliferare i batteri buoni.

Cosa fa il microbiota e come fare per preservarlo

Le funzioni del microbiota sono molteplici:

  • Protezione
  • Digestione
  • Produzione di sostanze utili

Interviene contro i batteri patogeni e digerisce tutte le sostanze che il nostro organismo non riesce a trasformare. La flora intestinale, nonostante sia molto potente, è anche molto fragile. L’utilizzo di antibiotici e farmaci potrebbe compromettere l’integrità. Lo stile di vita, l’età, il sesso e lo stress ne influenzano la composizione.

Conclusioni

Un piccolo articolo come questo non ha lo scopo di trasformarvi in biologi o in tecnici, bensì, si cerca di motivare tutti evidenziando l’importanza degli effetti di alimentazione e allenamento. La performance di un arbitro oggi è sempre più impegnativa e noi dobbiamo comprendere che i risultati sportivi dipendono, soprattutto, da questi fenomeni fisiologici.

Ludovico Riccioli
Roba da Arbitri

Commenta