L’idea del fuorigioco semi-automatico parte da lontano. Dopo l’introduzione della Var infatti, si è visto come l’utilizzo di questo mezzo per la rilevazione del fuorigioco fosse troppo lento.
Attraverso la società Hawk-eye quindi, la stessa che fornisce il sistema di elaborazione dati e le telecamere per la Goal-line technology, si sta procedendo con la sperimentazione e l’approvazione del fuorigioco semi-automatico.
Come funziona il fuorigioco semi-automatico?
Il sistema funziona tramite un algoritmo che traccia 29 punti del corpo di ogni giocatore per registrarne il posizionamento. Con un margine di errore di 4 cm risulta più preciso delle fotocamere VAR. Alla rilevazione del fuorigioco, l’AVAR riceve un segnale in modo che possa valutare e comunicare all’arbitro il tutto. Per evitare eventuali errori viene anche dato il tempo di rilevare se un giocatore in fuorigioco interferisca o meno.

Al via la sperimentazione nella Fifa Arab Cup
Nella Fifa Arab Cup inizierà la sperimentazione di questo sistema. Ogni campo sarà dotato di 12 telecamere hawk-eye dedicate al fuorigioco che controlleranno simultaneamente i 29 punti del corpo di ogni giocatore, secondo un modello conosciuto come “skeletal player tracking system”.
Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale (AI) sarà in grado di controllare il pallone e vedere il momento esatto in cui avviene il passaggio. A questo punto, l’algoritmo utilizzato sarà in grado di calcolare entro 0.5 secondi se un giocatore si trova in posizione di fuorigioco. Manderà quindi un impulso/segnale al VAR degli assistenti (anche se in futuro questo impulso potrebbe essere mandato direttamente agli assistenti stessi).
Cosa ne pensa Pierluigi Collina del fuorigioco semi-automatico?
Durante un talk di proprietà della Fifa, anche Pierluigi Collina ha detto la sua sul fuorigioco semi-automatico.
La tecnologia è molto importante e utile sia nella preparazione pre-partita che nel processo decisionale durante le partite. In un episodio di fuorigioco, la decisione viene presa dopo aver analizzato non solo la posizione dei giocatori, ma anche il loro coinvolgimento nel movimento. La tecnologia – oggi o domani – può tracciare una linea ma la valutazione di un’interferenza con il gioco o con un avversario rimane nelle mani dell’arbitro.