Felix Brych termina la sua carriera da internazionale

Felix Brych (Monaco di Baviera 1975), premiato quest’anno come Best Referee of the year, è sceso in campo per l’ultima volta in ambito internazionale in Real Madrid-Inter di Champions League. In questo articolo ripercorriamo la sua carriera per cogliere spunti di crescita.

Il debutto “per sbaglio” nei grandi palcoscenici

L’arbitro tedesco inizia la sua carriera sui campi più importanti del mondo quasi per errore. E’ il 2009 e Wolfang Stark, uno dei migliori arbitri tedeschi, è l’uomo designato per la parita Liverpool-PSV dei gironi di Champions. Brych è in lista UEFA da poco e di certo si sorprende quando riceve l’incarico del match di Anfield per via dell’indisponibilità di Stark. Il bavarese è talmente sorpreso che non ha nemmeno gli auricolari (in Bundesliga non erano obbligatori) e la UEFA gli conferisce un permesso per arbitrare senza.

Imparare dagli errori

La regola d’oro dello sport e della vita vale per tutti, e Brych non fa eccezione. L’arbitro di Monaco di Baviera è stato protagonista di diversi errori, tra cui il gol fantasma di Kiessling in Hoffeneim-Leverkusen (per via di una rete forata). Di lì a poco Brych è designato per Milan-Barcellona di Champions a San Siro. Per Brych, quelle che separano i due incontri sono notti insonni e la pressione si fa sentire anche durante il riscaldamento. Il fischio d’inizio di quella gara però resetta la mente di Brych che porta a termine un’ottima partita.

Il segreto del successo? Fare esperienza e godersi il momento

Per gli arbitri la passione è fondamentale, così come l’esperienza. Brych lo sa bene, il tedesco già a scuola si divertiva ad arbitrare partite di calcio, basket, pallavolo e pallamano.

“Mi divertivo molto a comunicare ed interagire con altre persone mentre prendevo decisioni (Felix Brych in un’intervista per la federazione tedesca).”

E’ in questo periodo che Brych si innamora dell’arbitraggio. In questi anni l’arbitro bavarese ha continuato a fare esperienza e godersi il momento. La sua è una ricetta molto efficace, come dimostrano le più di 300 partite arbitrate in Bundesliga.

E ora?

Brych intervistato da Sky Sport in Germania si è detto orgoglioso di aver terminato la sua carriera da internazionale come l’arbitro con più gare di Champions League della storia (69). Quando gli chiedono se sia vicino anche il ritiro in Germania dice che continuerà fino a che si divertirà.

EURO 2020, il coronamento della carriera

Brych è sempre stato un arbitro molto rispettato, ma nei Mondiali e agli Europei ha sempre trovato poca fortuna. Un quarto di finale ad EURO 2016 è stato a lungo il suo più grande riconoscimento in queste competizioni. Nelle scorse due edizioni del Mondiale, Brych ha preso parte solo a 3 partite dei gironi in totale. EURO 2020 serve al tedesco per fare pace con questi trofei grazie a 5 partite, inclusa la semifinale tra Italia e Spagna. Alla rivista Kicker Brych dirà che era il successo a livello internazionale che gli mancava e annuncerà il ritiro poco dopo.

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Matteo Liguori
Roba da Arbitri

Di Roba da Arbitri

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