Eugenio Abbattista - Conosciamo gli Arbitri CAN

EUGENIO ABBATTISTA, sezione di Molfetta.

Nasce a Bari il 28 dicembre 1982.

Arbitro della CAN B dal 2012.

Cosa fa fuori dal terreno di gioco Eugenio Abbattista

L’arbitro pugliese si divide tra i campi e gli istituti di credito. È infatti un bancario, professione che svolge con regolarità nel corso della settimana. Nei weekend, invece, è costantemente in scena sui campi di Serie A e B ormai da diverse stagioni.

La carriera da Arbitro

Eugenio Abbattista ha iniziato relativamente tardi ad arbitrare. Ha infatti debuttato a livello provinciale nel 2000, a 17 anni, età in cui molti suoi colleghi possono già vantare anni di esperienza. Ci ha messo poco, però, per bruciare le tappe. Nella stagione 2009/10, infatti, è entrato a far parte dei quadri della CAN PRO (ora CAN C), arrivando ad arbitrare due finali per la promozione in Serie B. Nel 2012/13 ha esordito in cadetteria, per poi debuttare in Serie A in Sampdoria-Chievo alla 26a giornata.

Nel 2020, al termine dell’ottava stagione da fischietto alla CAN B, avrebbe dovuto essere dismesso per limiti di permanenza nel ruolo; ha però beneficiato di una deroga e, grazie al cambio delle norme di funzionamento degli organi tecnici (NFOT), potrà disputare altre sei stagioni sui campi di Serie A e Serie B, a patto che si posizioni nei primi 15 posti della graduatoria a fine stagione.

L’incidente in cui rischiò di morire

Nel mese di marzo 2016, di ritorno in Puglia dopo la direzione di Salernitana-Virtus Entella, l’auto su cui viaggiava Eugenio Abbattista si schiantò contro un tir in sosta lungo l’autostrada A16, nei pressi dell’uscita di Benevento. La vettura dell’arbitro, completamente distrutta, terminò la sua corsa in una scarpata e a prestargli i primi soccorsi non fu l’autista del camion, che si diede alla fuga, ma un operatore della Croce Rossa fuori servizio, che dopo aver attraversato di corsa l’autostrada riuscì a tirar fuori Abbattista dalle lamiere e ad avvisare 118 e polizia stradale. Al giovane soccorritore, Ciro Carbone, e alla CRI l’arbitro ha poi dedicato una toccante lettera di ringraziamento.

[…] Ebbene, Sig. Presidente, è proprio il gesto e l’atto compiuto da Ciro Carbone che voglio rimarcare, insolito in un’epoca di “indifferente globalizzazione”, come ribadito dal papa durante l’angelus domenicale. Il suo intervento è stato encomiabile e determinante affinchè le mie condizioni fisiche non peggiorassero e i traumi si trasformassero in lesioni. La tragedia ha avuto un risvolto evangelico grazie all’umanità di Ciro Carbone, a cui sarà sempre grato, e che ringrazio di cuore. Ringrazio infine la sua Associazione che annovera uomini come Ciro e che è quotidianamente al servizio della gente.
Grazie,
Eugenio Abbattista

L’amicizia speciale con Matteo a Udine in occasione di Verona-Udinese

Matteo è un ragazzo che ha accompagnato, durante l’ingresso in campo, Eugenio Abbattista in Udinese-Verona. Il fischietto molfettese ha stretto un particolare legame con il piccolo, tanto che la famiglia del ragazzo ha scritto una lettera alla sezione di Molfetta.

Vi scrivo in merito all’arbitro Eugenio Abbattista che ha arbitrato domenica scorsa Udinese-Verona. Mio figlio Matteo ha accompagnato l’arbitro in campo. L’emozione già grande di essere vicino ai suoi giocatori preferiti, di uscire dal tunnel ed entrare in uno stadio pieno di gente si è unita alla gentilezza, alla delicatezza e ad un modo di porsi così dolce del sig. Abbattista che ha reso questa esperienza ancora più unica e inaspettata. Questo perché gentilezza, delicatezza e dolcezza sono tutte caratteristiche che poco c’entrano con l’idea generale che si ha del calcio e dei signori che ne sono protagonisti (arbitri, giocatori, allenatori, tifosi e anch’io mi metto nel mezzo di questi “signori”).


Vedere in quei pochi minuti, dove un professionista è comunque concentrato sulla sua prestazione e quello che c’è intorno, i gesti, le espressioni, il sorriso e il modo di fare che l’arbitro Abbattista ha avuto con mio figlio, in un momento in cui tutte queste cose non sono per niente dovute né scontate, ma soprattutto vedere mio figlio che dopo la partita, ancora tutto emozionato, mi chiede di poter andare a salutare l’arbitro (cosa che non abbiamo avuto la possibilità di fare) e per tutta la sera cerca i filmati per rivederlo, mi ha colpita veramente tanto.
Vi chiedo se possibile di recapitare questa mail al Sig. Abbattista, solo per ringraziarlo davvero tanto per aver reso un giorno già speciale ancora più speciale per il mio Matteo e per fargli arrivare il saluto che avrebbe voluto fargli a fine partita. Grazie Sig. Eugenio e in bocca al lupo per la sua carriera. Di sicuro, da oggi avrà una famiglia friulana che la seguirà da lontano con tanto affetto. E speriamo torni preso ad arbitrare ad Udine”.

Parole di Simona, madre del piccolo Matteo che ha voluto recapitare questo messaggio alla sezione di Molfetta per far sì che i due “amici” si ricongiungessero anche solo per un saluto virtuale.

Ogni Venerdì qui sul nostro Blog ripercorreremo la Storia di un Arbitro, pronto all’avventura?

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