Dopo aver fatto quattro chiacchiere con Sebastien Frey, è arrivato il secondo appuntamento della rubrica dalla parte dell’arbitro. L’ospite della rubrica di oggi è Stephane Dalmat, ex calciatore francese classe 1979, che per le sue mirabolanti acrobazie in campo si è guadagnato il soprannome di joystick.
IL NOSTRO OSPITE: STEPHANE DALMAT
Nato a Joué-lès-Tours, Dalmat comincia la sua carriera tra i professionisti con la maglia del Lens con cui vince un campionato di Ligue 1 nel 1999. Dopo aver vestito le maglie di Marsiglia e Psg, il centrocampista francese approda all’Inter nella stagione 2001/2002 e con i nerazzurri resterà fino al 2003 prima di passare tra le fila degli Spurs. Dopo la parentesi inglese e quella spagnola con il Racing, Dalmat torna in Francia dove prima di ritirarsi vestirà la maglia di Bourdeaux, Soucheaux, Rennes e Nimes Olympique.
L’INTERVISTA
Ciao Stephane, ti ricordi la prima partita che hai giocato diretta da un vero arbitro? Cosa hai pensato di quella figura?
“E’ un ricordo molto lontano, ma avevo rispetto per le sue decisioni”.
Cos’è per te un arbitro?
“E’ un lavoro molto duro. Devi essere molto forte a livello mentale perché devi controllare i giocatori e il pubblico. Li ho sempre rispettati anche se a volte fanno errori come tutti noi essere umani”.
Ti è mai capitato di fare l’arbitro in una partita?
“No, non mi è mai capitato. Non sopporterei di essere insultato e immagino che la cosa più difficile sia prendere le decisioni giuste”.
Quale era l’arbitro più temuto quando giocavi in Italia?
“Collina“.
Hai giocato in Ligue1, Premier, Serie A e in Liga. Secondo te quali differenze ci sono dal punto di vista arbitrale tra queste competizioni?
“L’arbitro inglese lascia giocare molto e puoi parlare con lui, quasi come uno psicologo. Quello francese è molto duro, è difficile parlare con lui e estrae i cartellini molto facilmente. L’arbitro italiano invece è un compromesso tra i due”.
Quali sono secondo te le difficoltà maggiori per gli arbitri in campo?
“Prendere la giusta decisione”.
Quali sono le vostre sensazioni in campo quando un arbitro sbaglia?
“Dipende dal calciatore. Alcuni vanno ad urlare altri invece restano calmi”.
Hai qualche episodio simpatico da raccontare accaduto con un arbitro?
“Mentre giocavo con l’Inter un arbitro mi ha detto che ero veramente forte. L’ho guardato con un sorriso”.
Cosa ne pensi dell’introduzione del VAR?
“Il VAR mi piace, non crea ingiustizia ed è un bene per il calcio”.
Quale regola cambieresti del calcio
“Nessuna, il calcio va bene così”.
Una regola che prenderesti da un altro sport?
“Poter cambiare giocatore quando vuoi, come nella pallamano”.
Il cartellino rosso che non avresti voluto prendere?
“Una volta con una scivolata ho rotto una gamba ad un altro giocatore. Ero molto triste di questo gesto”
Ringraziamo Stephane per il tempo che ci ha dedicato. E tu vorresti domandare qualcosa a Dalmat? Faccelo sapere con un commento e aspetta la tua risposta!