In questo articolo vogliamo trattare come sia cambiato a livello tecnico e arbitrale il gioco del basket, spiegando anche i motivi che hanno portato all’introduzione dei cambiamenti alle regole del basket stesso.
L’introduzione del passo 0 è solo l’ultimo cambiamento che ha coinvolto il regolamento del gioco del basket nei suoi primi 130 anni di vita. Fin dalla prima partita arbitrata dal suo inventore James Naismith ci si accorse che il regolamento scritto era approssimativo e avrebbe avuto bisogno di essere rivisto.
La regola dei 3 secondi
Nel gioco del basket, dove l’obiettivo è centrare un anello posto a 3,05 metri, l’altezza degli atleti diventa una discriminante importante. Specialmente se il resto della concorrenza è formato da bambini.
I vertici della NBL (progenitrice dell’NBA) si accorsero di come per un lungo (che nel gioco del basket equivale alla punta nel gioco del calcio) fosse facile tirare in faccia ad un avversario. In seguito a ciò il gioco del basket vide nel 1926 nascere la regola dei 3 secondi offensivi, evitando così che un attaccante potesse occupare il paint (area) per più di 3 secondi. Il giocatore che forzò la mano ai legislatori del gioco del basket dell’epoca fu Leroy Edwards, che dominava sotto canestro in un gioco del basket più di sostanza che di tecnica.
La nascita dei 24 secondi
Lo strapotere dei lunghi nel gioco del basket non venne però fermato grazie alla regola dei 3 secondi. Molte squadre infatti preferivano fare “melina” per aver speranza di poter portare a casa la partita. A farne le spese era lo spettacolo, di conseguenza le autorità del gioco del basket decisero di incentivare il ritmo di gioco introducendo l’orologio dei 24 secondi (ovvero che entro tali secondi bisogna effettuare un tiro a canestro) che avrebbe scandito l’intera partita.
Il tiro da tre
Mikan non fu un giocatore rivoluzionario del gioco del basket, ma da direttore dell’NBA introdusse uno dei cambiamenti più visibili su un campo da basket, la linea dei 3 punti, era il 12 ottobre del 1937.
L’introduzione del terzo arbitro
Per concludere nel 1988, dopo una lunga trattativa con le franchige dell’allora NBA, il gioco del basket introdusse il terzo arbitro sul parquet, distribuendo maggiormente i compiti tra i direttori di gara.
Qualche anno prima nella stagione 1978/1979, nel gioco del basket a livello collegiale, si decise di tentare l’esperimento. Ai livelli superiori però ci fu molta reticenza specialmente riguardo ai costi, ma la necessità del gioco del basket di allargare la squadra arbitrale era ormai sotto gli occhi di tutti.
Il gioco del basket introdotto da Naismith che, secondo le sue indicazioni doveva essere senza contatto, era diventato troppo fisico, basti pensare alle famose Jordan rules dei Bad Boy di Detroit che non risparmiavano gomitate sui blocchi, colpi proibiti sui rimbalzi e difese fin troppo rudi.
Ovviamente queste appena elencate sono solo alcune tre le più note delle regole del gioco del basket. Nei prossimi articoli parleremo anche delle altre regole.