SLAVKO VINCIC, Slovenia.
Nasce a Maribor il 25 novembre 1979.
Arbitro FIFA dal 2010.
La carriera da Arbitro di Slavko Vincic
Slavko Vincic ha diretto la sua prima partita valida per la “Prva slovenska nogometna liga” (Serie A slovena) nel maggio 2007; mentre nella stagione 2008-2009 è entrato a far parte ufficialmente della rosa degli arbitri della massima divisione slovena.
Nel marzo 2010 fa il suo debutto internazionale, venendo chiamato a dirigere una partita tra le selezioni Under-17 di Galles e Turchia, valida per le qualificazioni all’europeo Under-17. Sempre nello stesso anno debutta in UEFA Europa League dirigendo una gara del primo turno di qualificazione tra Fylkir e Tarpeda Žodzina; mentre nel novembre 2011 dirige la prima gara tra nazionali maggiori, in occasione dell’incontro amichevole tra Macedonia del Nord e Albania.
Dalla sua nomina ad arbitro internazionale, Vincic è stato nominato per diversi tornei, supportando il suo connazionale Damir Skomina come arbitro addizionale agli Europei del 2012 e del 2016, in un totale di sei gare.
Nel giugno 2017 è chiamato a dirigere agli europei Under-21 del 2017.
Il 30 aprile 2018 è stato designato come addizionale per la semifinale di UEFA Champions League 2017-2018 tra Roma e Liverpool assieme all’arbitro Damir Skomina e all’altro addizionale Matej Jug.
Il 21 aprile 2021 viene chiamato a dirigere ad EURO 2020 con Tomaž Klančnik e Andraž Kovačič come assistenti. Nella competizione dirige tre gare: due della fase a gironi (Spagna-Svezia e Svizzera-Turchia) e un quarto di finale (Belgio-Italia), fornendo buone prestazioni.
L’11 maggio 2022 viene designato per dirigere la finale di Europa League tra Eintracht Francoforte e Rangers.
Il 17 maggio viene annunciata dalla FIFA la sua designazione per il playoff intercontinentale di qualificazione a Qatar 2022 tra Peru e Australia/EAU.
Un momento molto difficile della sua vita
Vincic è salito alla ribalta delle cronache per un clamoroso errore giudiziario che, nello scorso anno, ha rischiato di incrinare la sua carriera. Fu infatti arrestato per sbaglio e poi scagionato nel maggio del 2020, quando è rimasto coinvolto in una vicenda di droga, armi e prostituzione.
Nel maggio del 2020, infatti, è rimasto coinvolto, pur risultando poi completamente innocente, in una brutta vicenda di droga, armi e prostituzione. Il fischietto sloveno si trovava in una villa di Bijljina, in Bosnia Erzegovina, quando la polizia fece irruzione, arrestando 25 uomini e nove donne. La retata portò alla luce un losco giro d’affari, basato sul traffico di droga, il possesso illegale di armi e lo sfruttamento della prostituzione. Le forza dell’ordine, infatti, sequestrarono quattordici pacchi di cocaina, tre giubbotti antiproiettile, una serie di pistole e 10.000 euro in varie valute. Inizialmente accusato di essere un cliente del giro di ragazze che faceva capo a Tijana Maksimovic, Slavko Vincic ha sempre sostenuto di essersi trovato nell’abitazione per puro caso e, dopo giorni difficili, la sua versione è stata confermata:
Ho accettato un invito a pranzo, è stato l’errore più grande della mia vita e me ne pento. Ero seduto con la mia compagna, quando all’improvviso è arrivata la polizia. Ero in quella villa per pura casualità. Ho una mia azienda ed ero in Bosnia per una riunione di lavoro. Non ho nulla a che fare con le persone che sono state fermate e arrestate.
Fortunatamente, Slavko è uscito indenne da una vicenda che avrebbe potuto macchiare irrimediabilmente la sua immagine.