Gianluca Manganiello ArbitroGianluca Manganiello - Conosciamo gli Arbitri CAN - Roba da Arbitri

GIANLUCA MANGANIELLO, sezione di Pinerolo.

Nasce a Pinerolo il 28 novembre 1981.

Arbitro della CAN B dal 2012.

La carriera da Arbitro di Gianluca Manganiello

Gianluca inizia la sua carriera entrando nell’AIA nel 1996. Nel 2007 viene promosso in CAN D e nella stagione 2010-2011 viene promosso nella CAN PRO. Dirige 21 partite in questa categoria tra cui una gara play-off promozione.

Nella stagione 2012-2013 viene promosso in CAN B. Esordisce alla prima giornata nella gara Bari-Cittadella. Nella sua prima stagione in Serie B dirige 18 partite.

Al termine della stagione sportiva 2013-2014, nella quale vanta 16 direzioni in cadetteria, arriva anche la prima direzione in Serie A, avvenuta il 18 maggio 2014 nella gara tra Chievo e Inter.

Nella stagione successiva dirige 20 gare in Serie B e al termine della stagione dirige un’altra partita in Serie A, essendo designato per la gara Cagliari-Udinese.

Sempre alla fine della stagione, è designato anche per Lazio-Fiorentina, gara della 38ª giornata del campionato di Serie A 2015-2016, dopo aver diretto 19 partite in Serie B.

Nel giugno 2017 è designato per dirigere la finale di andata dei play-off di serie B 2016-2017 tra Carpi e Benevento.

Il 1º luglio 2017 viene promosso in CAN A.

Il 1º settembre 2020 viene inserito nell’organico della CAN A-B, nata dall’accorpamento di CAN A e CAN B: dirigerà sia in Serie A che in Serie B.

Ti ricordi la prima gara che hai diretto?

Altrochè! A Luserna, un freddo cane. Avevo 16 anni. Esordire lì mi ha fatto un certo effetto, fino a qualche mese prima in quel campo ci giocavo, conoscevo gli spogliatoi, i dirigenti, e ora mi ci ritrovavo in un ruolo nuovo. Ricordo di aver fischiato pochissimo, mi perdevo i falli, ma ho stabilito da subito un buon rapporto coi calciatori, mi son sentito a mio agio immediatamente”.

L’esperienza alla CAN D

Quando ho iniziato ad arbitrare puntavo all’Eccellenza. Poi è arrivata la CAI. Mi son detto “ok, proviamo”, e in un attimo è arrivata la Serie D, fondamentale. E’ la categoria più stancante e divertente, inizi
a viaggiare, porti il nome della tua sezione in tutta Italia. Sarà pure una frase fatta ma è vero e ti rende orgoglioso”.
La Serie D è una specie di spartiacque, è qui che avviene la maturazione. Cominci ad affrontare realtà più importanti e molto diverse, segui passi definiti: il primo anno è la scoperta, al secondo scatta la voglia di farsi vedere, al terzo capisci il meccanismo di funzionamento e te ne senti parte integrante. A quel punto, se hai l’opportunità di salire ancora, sei pronto a giocarti il tutto per tutto.

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