Pierluigi CollinaArbitro Sinonimo di resistenza e perseveranza - Roba da Arbitri

La carriera arbitrale, come ogni situazione della vita, ha un inizio ed una fine. Tra questi due aspetti ,però, di acqua sotto i ponti ne passa. Ogni arbitro in attività, infatti, è spesso messo di fronte a scelte ed a difficoltà da superare per continuare ad inseguire i propri sogni. Gli unici elementi che hanno la capacità di tenere sulla retta via i direttori di gara sono la resistenza e la perseveranza.

Il bivio del fallimento

Gli obiettivi sono il punto d’arrivo di un’estenuante corsa. Una gara eseguita, sbracciando e lottando, contro l’avversario più ostico: noi stessi.
Capita, spesso, di prefissarci una meta nella nostra testa e di fare di tutto pur di raggiungerla. Succede, anche, però di fallire, di cadere, di farci male. La sconfitta, infatti, è parte integrante della competizione e anche se molte volte facciamo finta di dimenticarcelo, essa si presenta sempre nei momenti meno opportuni. Disprezziamo il fallimento. Lo detestiamo, senza neanche renderci conto che in realtà, in alcune situazioni, è la miccia che mancava per accendere il fuoco. Lo smarrimento derivante da un insuccesso ci pone quasi sempre davanti ad un bivio: deporre definitivamente le armi, accettando miserabilmente la sconfitta, oppure, rialzare la china un giorno alla volta, dandosi del tempo e dimostrando ancora una volta che i proprietari del proprio destino siamo solo ed esclusivamente noi stessi.

Un passo alla volta

Noi arbitri, conosciamo bene il valore del termine decisione. Basti pensare a quante scelte siamo obbligati a prendere nell’arco di pochi secondi, durante ogni situazione di gara. Siamo consapevoli che decidere è imprescindibile.
Ripartire dopo un passo falso non è mai semplice. Una brutta prestazione nella partita più importante dell’anno, un lungo infortunio oppure una situazione complicata, come quella che stiamo vivendo tutti noi da più di un anno a questa parte, possono gravare sui nostri obiettivi e sui nostri sogni. L’impressione di rimanere fermi, inchiodati, può e deve far paura, ma non bisogna avere fretta. I grandi progetti hanno bisogno di tempo. Bisogna sapersi rispettare, avendo il coraggio di sbagliare. Arriverà il momento in cui, dopo una fase di distruzione, si penserà a ricostruire. Un passo alla volta, dotati di resistenza e perseveranza.

Crederci sempre, mollare mai

Continuiamo a credere nel famoso sogno nel cassetto. Quello che nonostante le avversità, permette di emozionarci e di farci sentire vivi.
Continuiamo a credere nel mondo dell’arbitraggio, qualsiasi sia la prospettiva. Scendendo sul terreno di gioco, quando si potrà, dando il meglio di noi stessi, preparando ogni gara come fosse una finale. Oppure magari, investendo nella crescita e nella formazione di nuovi ragazzi giovani, avvicinandoli a questo contesto nuovo, sottolineando quanto sia importante la sezione.

Il letterato statunitense, Henry Longfellow in una delle sue più importanti opere scrisse una frase che si adatta perfettamente al contesto sportivo ed arbitrale:

La perseveranza è una grande componente del successo. Se solo bussi abbastanza a lungo al portone, sei sicuro di svegliare qualcuno.


Le paure e le incertezze sono parte integrante, inevitabilmente, della vita di ogni uomo e in particolare di ogni arbitro. Preso coscienza di questo, dotandoci di resistenza e perseveranza, non ci resta che continuare a bussare alla porta ancora per un po’, finché qualcuno non si decida finalmente ad aprire la porta.

Pioggia e arcobaleno

Sognate e non abbiate paura della pioggia; rimane pur sempre uno dei due elementi fondamentali per continuare ad intravedere in lontananza un arcobaleno.

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