Dopo i 5 consigli per arbitri alle prime armi vi sarete chiesti cosa contraddistingue un bravo arbitro. Andiamo perciò a vedere quali sono le 5 caratteristiche di un buon arbitro in questo articolo.
Conoscenza del calcio
Conoscere il regolamento non è tutto per essere un buon arbitro. Un bravo direttore di gara è capace di leggere i diversi momenti della partita e ad adattarsi di conseguenza. A dire che la comprensione del gioco è fondamentale è anche Pierluigi Collina che in ogni sua intervista sottolinea quanto sia importante capirne di calcio. Comprendere quando è il momento di lasciar correre e cogliere i momenti di nervosismo fa la differenza nella conduzione della partita.
A questo punto viene da chiedersi: Come si diventa più consapevoli?
La risposta non è identificabile chiaramente, ma guardare tante partite, di ogni categoria, possibilmente con un collega più esperto, è un buon modo per iniziare. Soffermarsi sempre sull’arbitro e sull’analisi della gara, tecnicamente e tatticamente, è molto importante. Arbitrarne tante poi, è altrettanto importante, fa guadagnare tantissima esperienza.
Decisione e spirito di osservazione
Per gestire una gara in campo bisogna essere decisi, convinti e convincenti. Senza questi tre attributi è impossibile avere la credibilità che contraddistingue i migliori colleghi al mondo. E’ fondamentale essere decisi e fermi sulle scelte che si prendono in campo. Allo stesso modo è cruciale prendere le decisioni giuste per avere credibilità e gestire meglio le partite, per fare ciò uno spiccato spirito di osservazione è imprescindibile.
Perciò per migliorare sotto questo aspetto è importantissimo non avere paura di sbagliare ed abituarsi a scendere in campo con un occhio analitico.
Coerenza nel giudizio
Essere coerenti nel proprio metro di giudizio spesso coincide con minimizzare le proteste. Ognuno di noi ha stili diversi, c’è chi preferisce spezzettare il gioco e chi preferisce lasciar giocare. Tutti gli stili sono sicuramente validi ma bisogna applicarli coerentemente durante la gara. Infatti i calciatori rispettano molto più facilmente decisioni prese in modo coerente, rendendo le partite più facili da condurre.
Essere uniformi nel giudizio non è facile ma un buon modo per farlo è non farsi trasportare dalla gara e tenere la mente lucida per tutti i 90 minuti.
Spostamento
Per fare le scelte giuste e valutare i falli correttamente bisogna essere vicini all’azione. Abbiamo tutti avuto, almeno una volta, la sensazione di essere d’intralcio al gioco oppure di esserne troppo distante. Quando siamo vicini all’azione non solo prendiamo scelte migliori ma è più facile farle accettare ai calciatori.
Non è un mistero che abituarsi a muoversi nel modo giusto è forse la caratteristica più difficile da sviluppare. L’esperienza di certo aiuta, si può anche chiedere aiuto ai membri più esperti della sezione e osservare gli spostamenti degli arbitri migliori al mondo guardando le partite in tv.
Eleganza
A parità di talento a fare carriera è l’arbitro più elegante. Ma cos’è l’eleganza? E perché è così importante? Essere eleganti significa prima di tutto essere coordinati e controllare bene i propri movimenti, è chiaro che un collega con ottime conoscenze tecniche ma molto scoordinato farà fatica a scalare le categorie. L’importanza dell’eleganza va oltre al discorso estetico, un arbitro elegante è un arbitro che si muove bene faticando meno, in una parola, più efficiente.
Come si può diventare più eleganti?
Per sviluppare questa caratteristica è utile allenare molto la coordinazione, è anche bene ricordare che, spesso un ostacolo all’eleganza è una scarsa condizione atletica che va dunque curata attentamente.
Queste erano 5 caratteristiche di un buon arbitro, se te ne vengono in mente altre non esitare a farcelo sapere sui nostri social e nei commenti!